Lo statuto dell'Irdau

Articolo 1
(denominazione)

È costituita una libera Associazione denominata “Istituto di Ricerche e Documentazione sugli Antichi Umbri”.

Articolo 2
(sede)


L'Associazione ha sede in Gubbio, in via Fonte Avellana, presso la Biblioteca Comunale “Sperelliana”. L’associazione potrà istituire sedi operative in tutto il territorio nazionale.

Articolo 3
(finalità)


L'Associazione – di seguito “Istituto” – si propone:
• di promuovere la conoscenza della civiltà degli antichi Umbri pre-latini e del suo contributo al progresso e alla costituzione della civiltà occidentale;
• di curare la promozione a livello nazionale ed internazionale della specificità culturale antico-umbra e del suo patrimonio, operando non solo a livello scientifico, ma anche attraverso attività di carattere didattico e divulgativo permanente ed episodico;
• di collaborare con altri organismi ed enti sia pubblici che privati sia italiani che stranieri che ne condividano gli scopi o gli ambiti di ricerca.
In particolare:
Sul piano scientifico l’Istituto si propone:
• lo studio delle Tavole Iguvine, dei loro contenuti testuali, degli aspetti della cultura umbra antica che in es-se si esprime e della lingua umbra antica con cui sono redatte;
• la promozione di ricerche glottologiche volte al recupero dell’antico patrimonio linguistico pre-latino dell’Italia Mediana, costituendosi tra l’altro come centro di riferimento per quelle ricerche di micro-toponomastica che permettono di isolare le voci umbre prelatine sopravvissute all’omologazione latina;
• la promozione di ricerche archeologiche, storiche, antiquaristiche nell’ambito del suo oggetto di studio;
• il chiarimento dei rapporti intercorsi tra la civiltà italica dell’Italia mediana e le civiltà etrusca, latina, ecc.;
• il servizio di collaborazione scientifica a tutte le iniziative intraprese da Enti Pubblici allo scopo di conse-guire obiettivi coincidenti con quelli dell’Istituto stesso;
• l'obbiettivo collaterale di riportare alla luce il patrimonio culturale “paleoumbro”, che secondo la storiogra-fia classica teneva unito in età preistorica un territorio che andava dal Po al Tevere.
Sul piano didattico, divulgativo e del “servizio al territorio” si propone:
• la diffusione della conoscenza delle Tavole Iguvine, dei loro contenuti testuali, degli aspetti della cultura umbra antica che in esse si esprime e di tutti i risultati della ricerca scientifica sull’argomento;
• la raccolta e la selezione di tutti i dati inerenti le tradizioni locali che possano risalire ad antichità pre-latina, raccolti attraverso contatti e scambi con i comuni della zona dell’antica confederazione atiedia;
• la costituzione di un “percorso didattico” formato da pannelli illustrativi delle tavole, dei loro contenuti, dei luoghi di riferimento, dei manufatti della civiltà umbra antica in generale e del suo mondo ideologico. Tale “percorso”, di norma collocato nella sede dell’Istituto, può essere dislocato occasionalmente in luoghi pub-blici o in sedi istituzionali che ne facciano richiesta, come le scuole;
• la pubblicazione di una rivista di divulgazione scientifica intitolata "Ombrikoi", costituita di almeno un vo-lume l'anno, sotto la responsabilità dello staff scientifico dell'Istituto;
• l’organizzazione di un seminario annuale su tematiche inerenti il mondo umbro antico tenuto dal personale dell’Istituto o da docenti invitati;
• la promozione di un convegno biennale su tematiche relative al mondo umbro antico, con interventi di stu-diosi italiani e stranieri .
• la costituzione e l’arricchimento costante di una biblioteca specialistica e divulgativa aperta al pubblico.
Sul piano operativo si propone
• la promozione di contatti e scambi con istituzioni paritarie o affini di ambiente umbro, piceno, sabino e sa-bellico, nell'intento di creare sinergie atte al recupero dell'antica unità culturale;
• l’adesione a qualsiasi Associazione, ente o sodalizio con scopi affini o analoghi;
• l’organizzazione e la promozione di trasmissioni televisive, o di interventi televisivi volti a far conoscere al pubblico più vasto la realtà umbra preromana, anche al di fuori del territorio direttamente interessato, e quindi in ambito nazionale ed europeo;
• la predisposizione di un sito Internet in cui siano illustrate le attività dell’Istituto, le iniziative, i risultati delle ricerche, ecc.;
• l’organizzazione di un premio da assegnare entro il circuito scolastico al miglior componimento sul conte-nuto e sul significato delle Tavole Iguvine o sul contributo degli antichi Umbri alla formazione della civiltà occidentale;
• l’organizzazione di "Itinerari Iguvini" per gruppi di “turismo culturale” guidati dal personale dell'Istituto sui luoghi dell'antica Iguvium legati al testo delle Tavole. Altri “Itinerari” saranno studiati ad abbracciare tut-to il territorio dell’antica Confederazione Atiedia;
• il coinvolgimento di operatori economici e aziende sponsorizzatrici che dovrebbero, sia periodicamente, sia epi-sodicamente, contribuire a specifiche spese per la promozione dell'attività dell'Istituto .


Articolo 4
(natura dell’Associazione)


L’Istituto è apartitico e non ha scopo di lucro, conformandosi alla disciplina delle associazioni non commer-ciali regolate dal DPR 4 dicembre 1997 no.440.

 

Articolo 5
(patrimonio)


Il patrimonio dell'Istituto consiste in:
-beni mobili ed immobili che sono o diverranno proprietà dell'Associazione;
-eventuali fondi di riserva costituti con l’eccedenza di bilancio;
-eventuali erogazioni, donazioni, lasciti.
Le entrate dell’Istituto sono costituite da:
-quote sociali;
-contributi di enti pubblici e privati;
-utili derivanti da eventuali manifestazioni organizzate dall’Associazione o in compartecipazione con al-tre;
-ogni altra entrata che concorra ad incrementare l'attivo sociale.


Articolo 6
(esercizio sociale e bilancio)


L'esercizio dell’Associazione si chiude il 31 dicembre di ogni anno. Entro il 30 aprile dell’anno successivo il Consiglio di Amministrazione, sulla base della contabilità tenuta in forma ordinaria, predispone il bilancio con-suntivo e una nota integrativa che descriverà l’andamento dell’esercizio e le poste del bilancio. In ogni caso la contabilità dovrà essere tenuta secondo i principi dettati in materia per gli enti non commerciali. Il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Tecnico-scientifico si riuniranno congiuntamente entro il 31 ottobre di ogni an-no per predisporre il bilancio preventivo che si basa essenzialmente sul piano annuale di studi e ricerche del Comitato medesimo. I bilanci dovranno essere sottoposti all’attenzione e all’approvazione dei soci riuniti in Assemblea.

 

Articolo 7
(soci)


Potranno essere soci tutti coloro che intendano aderire all’Istituto nel rispetto dello stile e dei principi ispira-tori dell’articolo quattro ed abbiano superato il diciottesimo anno di età. Della Associazione potranno far par-te anche i cittadini italiani residenti all’estero e gli stranieri.
Possono altresì essere soci le persone fisiche e giuridiche pubbliche e private, le Istituzioni e gli Enti od altre Associazioni sia italiane che estere che ne facciano domanda in conformità allo Statuto ed alle leggi.
Gli iscritti all’ Istituto assumono le seguenti denominazioni:
FONDATORI: i soci che partecipano all’atto di fondazione dell’Istituto e sottoscrivono il presente statuto, nonché coloro che fanno domanda di ammissione entro trenta giorni dall’atto notarile di costituzione.
ORDINARI: coloro che assumono tale qualifica in virtù dell’impegno di perseguire i principi e le finalità dell’articolo tre. I soci ordinari acquisiscono la qualifica in seguito a delibera del Consiglio di Amministra-zione. Essi hanno diritto di voto in Assemblea e possono essere chiamati alle cariche associative, e hanno l’obbligo di versare la quota sociale annua fissata dall’Assemblea
ONORARI: i soci che vengono nominati per speciali benemerenze conseguite nell’ambito delle finalità dell’Associazione. È l’Assemblea dei Soci, a maggioranza semplice dei presenti a nominare il Socio Onora-rio in conseguenza di meriti maturati nell’ambito degli studi sul mondo umbro antico, o per meriti particolari acquisiti per aver promosso la conoscenza della civiltà umbra antica o l’attività dell’Istituto. Il socio onorario riceve un diploma di riconoscimento e non è soggetto al pagamento di quote sociali.
BENEMERITI: i soci costituiti da Enti Pubblici e Privati, sia italiani che stranieri, che condividano le finalità dell’Associazione, chiedano o siano richiesti di collaborare alle attività.
Agli Enti Pubblici e Privati che divengono soci benemeriti spetta il conferimento di una quota associativa particolare. Tale quota, a seguito di specifica Convenzione deliberata dal CdA, può anche essere costituita da:
• conferimento di borse di studio da destinare a giovani competenti che intendono specializzarsi ed operare nel settore di attività dell’Istituto;
• distacco a tempo determinato di proprio personale presso il Centro Operativo dell’Istituto;
• conferimento in uso di locali, attrezzature o beni di consumo;
• assunzione dell'onere delle spese di gestione, siano esse ambientali, che operative .
Pur non essendo soci, possono partecipare all’attività dell’Istituto i SIMPATIZZANTI, cioè tutti coloro che intendono prender parte alla vita e alle iniziative dell’Associazione anche sotto forma di volontariato. Essi possono essere presenti alle Assemblee dei soci, partecipare al dibattito, apportare le loro idee, ma senza di-ritto di voto.


Articolo 8
(il socio “Università degli Studi di Perugia”)


Tra i Soci Benemeriti si iscrive di diritto l’Università degli Studi di Perugia, la cui partecipazione all’Associazione è regolata dall’art. 16 dello Statuto dell’Università stessa e dall’art. 127 del Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità.
L’Università degli Studi di Perugia conferisce in forma di contributo associativo annuo all’Istituto di Ricer-che e Documentazione sugli Antichi Umbri l’uso non esclusivo dei locali della "Casa di Sant' Ubaldo" in Gubbio con gli arredi e le strutture in esso esistenti.
L'Università degli Studi di Perugia partecipa all'attività dell’Istituto con il proprio supporto didattico e scien-tifico.
Ai fini del presente articolo nessun onere economico sarà mai a carico dell'Università per tale titolo, ad ecce-zione della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile “Casa di S.Ubaldo”, essendo la spesa di ge-stione a carico dell’Istituto stesso.
L’Università degli Studi di Perugia ha diritto alla nomina di un proprio rappresentante nel Consiglio di Am-ministrazione e di un proprio rappresentante nel ComitatoTecnico-scientifico.

 


Articolo 9
(iscrizioni, diritti e doveri dei soci)


La domanda di ammissione degli associati viene inoltrata in carta libera al Presidente del Consiglio di Am-ministrazione dietro presentazione di uno o più soci. Alla prima riunione il CdA valuta e delibera con vota-zione palese, a maggioranza assoluta dei presenti.
L’iscrizione a socio ordinario o benemerito comporta l’obbligo di versare la quota sociale annua, il cui im-porto viene deliberato dall’Assemblea.
Il socio ha il dovere di attenersi alle norme statutarie, ha il diritto di deliberare su tutti gli argomenti all’ordine del giorno, direttamente o per delega, sia in seno all’Assemblea Ordinaria, che a quella Straordina-ria, purché iscritto nel libro dei soci e in regola con il versamento della quota sociale.
Il socio ha il diritto di frequentare i locali sociali.
La qualifica di Associato si perde per morte, per dimissioni (scritte e presentate al CdA), per morosità dichia-rata dal Consiglio di Amministrazione, per indegnità, nonché per perdita di requisiti soggettivi richiesti dal presente Statuto. L'indegnità viene sancita dall'Assemblea dei soci.
Costituisce indegnità, il compimento di azioni che comportino nocumento all'attività dell'Associazione e in-giusto danno al decoro ed al prestigio dell'Associazione.
Colui che perde la qualifica di socio non ha diritto al rimborso delle quote sociali, né può avanzare diritti sul patrimonio dell’Associazione.


Articolo 10
(organi dell’Istituto)


Organi dell’Istituto sono:
(a)L’Assemblea dei Soci
(b)Il Consiglio di Amministrazione
(c)Il Comitato Tecnico-scientifico
(d)Il Collegio dei Revisori
(e)Il Centro Operativo
(f)Il Presidente
(g)Il Direttore
Gli organi di cui alle lettere (b), (c), (d), (f), (g) durani in carica 3 anni e possono essere confermati.


Articolo 11
(Assemblea)


Le assemblee sono ordinarie e straordinarie.
L’Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno due volte l’anno per la discussione e l’approvazione dei bilanci con le pertinenti relazioni, dopo le convocazioni dei Consigli di Amministrazione riuniti per lo stesso scopo.
L’Assemblea ordinaria in seconda convocazione può riunirsi anche il giorno successivo. Essa delibera sui bi-lanci consuntivo e preventivo, sugli indirizzi e sulle direttive generali dell’Associazione, sulla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori; delibera sui rimborsi spese agli Amministratori e ai Revisori in funzione della loro carica, sulla destinazione dell’eventuale avanzo di gestio-ne, e sulla copertura dell’eventuale disavanzo.
Hanno diritto di intervenire all’Assemblea tutti i Soci in regola con il versamento della quota annua di Asso-ciazione. Gli associati possono farsi rappresentare da altri associati che non siano membri del Consiglio di Amministrazione, ma ogni socio non può essere portatore di più di una delega.
Le deliberazioni dell’Assemblea sono prese a maggioranza di voti e con la presenza di almeno la metà degli associati, le deleghe valendo come presenze. In seconda convocazione le deliberazioni sono valide qualun-que sia il numero degli intervenuti, purché non sia inferiore al numero dei consiglieri in carica. L’Assemblea ordinaria inoltre si riunisce ogni volta che il Consiglio di Amministrazione lo riterrà opportuno o ne faccia richiesta 1/10 dei soci
L’Assemblea deve essere convocata nei locali della sede eugubina, o, in via eccezionale, in altro luogo.
L’avviso di convocazione dovrà contenere il giorno, l’ora e il luogo in cui verrà tenuta l’Assemblea dei Soci, sia in prima che in seconda convocazione, nonché l’ordine del giorno degli argomenti in discussione. Ogni tre anni, entro il mese di Aprile i soci sono convocati in Assemblea per eleggere il Consiglio di Amministra-zione dell’Associazione ed il Collegio Sindacale.
L’Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, in sua mancanza dal Vicepresi-dente. In mancanza di entrambi l’Assemblea nomina un suo presidente. Il Presidente nomina un Segretario.
Spetta al Presidente constatare la regolarità delle deleghe e in genere il diritto di intervenire all’Assemblea.
Delle riunioni si redige, su apposito libro, processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.
L’Assemblea Straordinaria viene riunita per la modifica dello statuto o l’estinzione dell’Istituto, previa deli-berazione del Consiglio di Amministrazione. È valida con la presenza di almeno tre quarti degli iscritti e con il voto favorevole di almeno la metà degli associati iscritti sulle modifiche dello statuto o sull’eventuale scioglimento dell’Associazione. Il Segretario nelle Assemblee Straordinarie è sostituito da un Notaio.

 

Articolo 12
(Consiglio di Amministrazione)


L’Istituto è amministrato dal Consiglio di Amministrazione (CdA) composto da un minimo di 10 ad un mas-simo di 15 Consiglieri. Il Consiglio di Amministrazione viene eletto dall’Assemblea dei Soci e dura in carica tre anni. I Consiglieri non possono essere eletti per più di quattro esercizi consecutivi. In caso di dimissione o decesso di un consigliere, il Consiglio alla prima riunione provvede alla sua sostituzione per cooptazione chiedendone la ratifica alla prima Assemblea annuale.
Il Consiglio nomina nel suo seno il Presidente dell’Istituto, il Vicepresidente e il Segretario. Al Consiglio di Amministrazione spetta anche la nomina del Direttore.
Il Consiglio è investito dai più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell'Istituto senza limita-zione o eccezione di sorta. In particolare delibera sugli impegni di spesa superiori a quelli delle “piccole spe-se”, traccia le linee programmatiche dell’attività futura di concerto con il Comitato Tecnico-scientifico, deli-bera le convenzioni con Enti Pubblici e Privati e dà indirizzi al Direttore per l’esecuzione delle sue mansioni.

 

Articolo 13
(riunioni del Consiglio di Amministrazione)


Il Consiglio si riunisce tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario o che ne sia fatta richiesta da al-meno tre membri e comunque almeno due volte all'anno per deliberare in ordine al consuntivo e al preventi-vo ed all'ammontare delle quote sociali.
Le convocazioni delle sedute del CdA hanno forma scritta e sono comunicate ai componenti almeno quindici giorni prima.
Il Consiglio è presieduto dal Presidente, in sua assenza dal Vicepresidente, in assenza di entrambi dal più an-ziano di età tra i presenti.
Per la validità delle sedute occorre la presenza effettiva della maggioranza assoluta dei Consiglieri in carica. Per la validità delle deliberazioni, effettuate in forma palese o per scrutinio segreto, è necessaria la maggio-ranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto di chi presiede.
Delle riunioni del Consiglio verrà redatto, su apposito libro, il relativo verbale, che verrà sottoscritto dal Pre-sidente e dal Segretario.
A seguito di morte o di dimissioni accettate di uno o più dei suoi Consiglieri, il Consiglio di Amministrazio-ne procede alla loro cooptazione, e ne chiede la ratifica all’Assemblea dei Soci più prossima. Alternativa-mente ne chiede la sostituzione all’Assemblea dei soci.
Tutte le cariche in seno al CdA sono gratuite. Dopo quattro assenze consecutive non giustificate i Consiglie-ri decadono dalla loro carica su deliberazione dell’Assemblea.

 


Articolo 14
(il Presidente)


Il Presidente è l’organo scientifico centrale e di rappresentanza dell’Istituto. Egli è eletto tra i componenti del Consiglio di Amministrazione nel proprio seno, preferibilmente tra docenti universitari competenti nell’ambito disciplinare di attività dell’Istituto.
Il Presidente, ed in sua assenza il Vicepresidente, ha la firma sociale e rappresenta legalmente l'Associazione nei confronti dei terzi ed in giudizio.
Egli presiede gli organi collegiali, coordina il funzionamento del Consiglio, vigila sulla qualità dell’esecuzione dei deliberati dell'Assemblea e del Consiglio, e gli è affidata la cura dei rapporti con gli stu-diosi italiani e stranieri del settore.
Nei casi di urgenza può esercitare i poteri del Consiglio, salvo ratifica di questo alla prima riunione.

Articolo 15
(il Centro Operativo)


Per realizzare gli obiettivi prefissi, l’Associazione istituisce un Centro Operativo, costituito dal Presidente stesso dell’Istituto, dal Direttore, e da un numero variabile di borsisti e/o collaboratori scientifici reclutati in base alla competenza specifica in ambito glottologico e/o archeologico.
Compiti del Centro sono quelli di realizzare i progetti di ricerca promossi dal Comitato Tecnico-scientifico; di favorire la presenza quotidiana nei locali dell’Istituto, tenendo aperto al pubblico il “percorso didattico” e la biblioteca; di dare concretezza alle forme di divulgazione che siano state previste dai programmi del Consiglio di Amministrazione e/o del Comitato Tecnico-scientifico; di dare supporto pratico al soddisfacimento dei bisogni informativi e formativi del territorio sul tema della civiltà degli antichi Umbri e delle Tavole di Gubbio.
L’organico del Centro Operativo viene presentato al Consiglio di Amministrazione nella riunione congiunta con il Comitato Tecnico-scientifico.


Articolo 16
(il Direttore)


Il Direttore è l’organo esecutivo dell’Associazione. Egli è nominato secondo quanto stabilito dall’art. 12.
I poteri e gli indirizzi al Direttore sono fissati dal Consiglio di Amministrazione.


Articolo 17
(il Comitato Tecnico-scientifico)


Il Comitato Tecnico-Scientifico è formato da 5 a 9 membri. Esso dura in carica per tre anni, ed è presieduto dal Presidente dell’Istituto; ne fanno parte di diritto un rappresentante dell’Università degli Studi di Perugia, un rappresentante dei Soci Ordinari, un rappresentate dei Soci Benemeriti, un rappresentante dei Soci Fondato-ri. La scelta degli altri componenti è di competenza del Presidente.
Il Comitato Tecnico-scientifico si riunisce in qualsiasi luogo, purché in Italia, e delibera a maggioranza dei presenti. Per essere validamente convocato occorre la presenza della maggioranza dei 2/3 dei componenti. Al Comitato Tecnico-scientifico sono riservati i seguenti compiti nell’ambito del programma approvato dal CdA:
• selezione dei borsisti e/o dei collaboratori scientifici da inserire nel Centro Operativo
• accettazione dei lavori scientifici da pubblicare nella rivista e nella collana dell’Istituto
• organizzazione delle attività di ricerca ordinaria e straordinaria
• organizzazione dei seminari
• organizzazione dei convegni
• responsabilità di ogni attività che abbia un contenuto tecnico-scientifico legato alla specificità dell’Istituto

 

Articolo 18
(scioglimento)


Lo scioglimento dell'Associazione è deliberato dall'Assemblea la quale provvede alla nomina di uno o più li-quidatori e delibera in ordine alla devoluzione del patrimonio. In ogni caso l’Associazione si scioglie se il numero degli associati risulta inferiore a tre per un periodo ininterotto di giorni trenta.


Articolo 19
(Collegio dei revisori)


Gli atti e la contabilità dell'Associazione sono controllati da un Collegio di Revisori composto da tre membri, di cui uno con funzioni di presidente del Collegio. I membri dovranno avere i requisiti previsti dalla legge per i revisori contabili.


Articolo 20
(arbitrato)


Tutte le eventuali controversie associative fra gli associati e tra questi e l'Associazione o i suoi organi saran-no sottoposte, con esclusione di ogni altra giurisdizione, alla competenza di tre arbitri, uno nominato dal Consiglio di Amministrazione, uno dall’associato, e il terzo di comune accordo, o, in mancanza d’accordo, dal Presidente del Tribunale di Perugia. Esso giudicherà ritualmente ex aequo et bono.


Articolo 21
(norma di rinvio)


Per tutto quanto non previsto dal presente statuto si fa riferimento al codice civile.