Trenta anni di ricerche, quindici anni di divulgazione 

Intorno alla metà degli anni Ottanta Ancillotti e Cerri cominciarono ad occuparsi dei testi delle Tavole di Gubbio: Augusto Ancillotti da glottologo accademico e Romolo Cerri da laureando in Glottologia. È nel loro sodalizio nato trent'anni fa che affonda le radici quello che oggi è l'Istituto di Ricerche e Documentazione sugli Antichi Umbri.

Nel 1990 l'allora assessore alla Cultura della Provincia di Perugia, Filippo Mario Stirati, sollecitava Ancillotti e Cerri ad impegnarsi in attività di valorizzazione e divulgazione delle Tavole di Gubbio; ma gli impegni accademici impedivano per il momento al professore ed al suo allievo di dare seguito alla suggestione. 

Nel 1991 Augusto Ancillotti, invitato a partecipare al congresso internazionale di Freiburg sul tema "Oskisch-Umbrisch Texte und Grammatik", presentò una relazione dal titolo Considerazioni sul testo iguvino, che riscosse un'attenzione significativa da parte della comunità dei linguisti europei.

Fu così che nel 1992 il prof. Matteini Chiari incaricò Ancillotti di redigere le schede relative alle Tavole di Gubbio per la pubblicazione del Catalogo del Museo Comunale di Gubbio, un impegno che costrinse Ancillotti a rivedere molti dei passi controversi delle Tavole e a rimettere in discussione parecchi punti delle traduzioni sin allora disponibili nelle principali lingue europee. 
Con l'intento di mettere a frutto quel lavoro anche per degli scopi divulgativi, Romolo Cerri convinse il suo ex professore a collaborare in coppia ad una revisione generale e profonda di tutto il testo iguvino e a commentarlo nel modo più esaustivo possibile, dando al discorso una forma che lo rendesse acessibile anche ai non addetti ai lavori. 

Dopo un ulteriore lavoro di un paio di anni, grazie alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia gli autori ebbero il piacere di veder stampato nel 1996 il frutto della loro fatica, che prese il titolo di Le tavole di Gubbio e la civiltà degli Umbri.

L'esistenza stessa di quel libro permise a molti eugubini di avvicinarsi adeguatamente ai contenuti della Tavole custodite nella loro città, inducendoli a proporre agli autori di promuovere un'istituzione mirata alla valorizzazione delle Tavole stesse.

Dal canto loro, l'allora vice-sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati ed il sindaco stesso, Ubaldo Corazzi, insistettero perché si desse vita ad un'associazione culturale intorno al tema delle Tavole Eugubine. Si giungeva così al 1999, quando anche il Rettore dell'Università sollecitava Ancillotti a riprendere il vecchio discorso del "Centro di Studi Umbri", ubicato negli anni Sessanta a Gubbio, nella cosiddetta "Casa di Sant'Ubaldo" in via Baldassini 45. Dopo un complesso percorso di preparazione del progetto e di organizzazione delle diverse volontà convergenti, si riuscì a realizzare il sogno di tanti e a dare vita all'istituzione prima dell'ingresso nel nuovo millennio.

È un piacere ricordare oggi i tanti cittadini che si raccolsero nel salone della "Casa di Sant'Ubaldo" a sottoscrivere l'atto costitutivo e lo statuto con cui nel 1999 si dava vita all'Istituto di Ricerche e Documentazione sugli Antichi Umbri. Primi tra tutti, però, ricorderemo i soci fondatori la cui scomparsa ha lasciato un vuoto enorme nei cuori dei propri concittadini: Dino Clementi, Lanfranco Bertolini, Giuseppe Nardelli, Italo Belardi, Dante Ambrogi, Marcello Cricchi, Gioacchino Cancellotti, Timoleonte Sannipoli, Pietro Mattei, Anna Maria Scavizzi Monacelli. Tra i primi firmatari c'erano Augusto Ancillotti, Flavia Baldassarri, Adolfo Luigi Barbi, Raffaele Bocci, Furio Boccolini, Lucia Boccolini, Romolo Cerri, Laura Colaiacovo, Ruggero D'Angerio, Fernanda Faramelli Clementi, Piero Fiorucci, Luigi Fressoia, Giancarlo Gaggiotti, Giulio Giungi, Cesare Migliarini, Gianfranco Giannelli, Alfredo Morelli, Antonietta Morelli Ghigi, Costantino Morena, Fausto Orioli, Rita Pascolini, Gennaro Pinna, Francesca Pinna, Marco Pucciarini, Carlo Salciarini, Giancarlo Sollevanti, Guido Stacciari, Mario Stirati, Gabriella Vignoli. Sempre come Soci Fondatori si aggiunsero immediatamente dopo Luciano Binaglia, Andrea Boccolini, Alberto Calderini, Fabio Cerri, Silvio Cerri, Gerardo Gatti, don Angelo Fanucci, Simone Filippetti, Laura Fofi, Maria Giuseppina Fiorucci, Andrea Giacometti, Giamberto Giubboni, Giulio Giungi, Ughetta Lacatena, Christiane Mailhes, Elena Mancini Griffoli, Elvezia Pascolini, Enrico Pinchi, Piero Rialti, Paolo Salciarini, Aldo Taticchi, Vera Zenobi. Soci onorari furono eletti il prof. Helmut Rix e il dr. Franco Filippo Marchetti.

L'entusiasmo e lo slancio attivistico erano enormi. Mentre si tenevano conferenze mensili e incontri nei comuni vicini, si cominciò subito ad organizzare il primo dei Convegni Internazionali che avrebbero costituito il fiore all'occhiello dell'associazione, con l'illusione che si sarebbero susseguiti tanti altri convegni con scadenza biennale. Potevamo infatti allora disporre di un consistente aiuto economico da parte del Comune di Gubbio, della Regione dell'Umbria, e dalla provincia di Perugia, dove eravamo sostenuti dall'allora assessore Pierluigi Neri. 

Ma ben presto tutto cambiò radicalmente. Grazie al cosiddetto "patto di stabilità" gli enti locali si trovarono di colpo nell'impossibilità di disporre dei finanziamenti necessari per sostenere un'attività come quella che era appena stata avviata dall'IRDAU. Contemporaneamente l'associazione si trovò estromessa dai locali della "Casa di Sant'Ubaldo" avuti in comodato gratuito dall'Università, sia perché non riconosciuti agibili dai Vigili del Fuoco, sia perché furono assegnati agli Sbandieratori, con l'idea che vi si potessero tenere dei lavori di restauro che li avrebbero resi recuperabili.

L'Istituto di Ricerche e Documentazione sugli Antichi Umbri trovò allora ospitalità presso la Biblioteca Comunale di Gubbio, la Biblioteca Sperelliana, che per alcuni anni ebbe sede in via Cairoli e quindi fu spostata nella magnifica sede del complesso monumentale dell'ex Convento di San Pietro, dove tuttora l'IRDAU è ospitato.

Per lunghi anni l'Istituto sopravvisse solo grazie alle modeste quote sociali degli iscritti, che peraltro andarono diminuendo sensibilmente, e l'attività svolta dovette limitarsi ad alcune conferenze (non sempre mensili, neppure durante la stagione non estiva) ed a qualche attività divulgativa svolta in luoghi esterni a Gubbio (attività e conferenze in buona parte elencate in questo sito). Anche la pubblicazione degli Atti dei primi due convegni, tenuti negli anni 2000 e 2002, dovette essere rinviata a lungo, finché poté realizzarsi grazie soprattutto al finanziamento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia: si giunse così all'anno 2009.

Si costituì in quegli anni un nuovo gruppo dirigente dell'IRDAU, che dimostrò fin da subito l'intenzione di riprendere in mano con energia la sorte dell'Istituto. Fu così che ci si avventurò nel progetto di un terzo covegno internazionale, convinti che fosse il solo modo per riproporre degnamente l'IRDAU alla città e al mondo. In quel direttivo operavano Augusto Ancillotti, Furio Boccolini, Bruno Bufalini, Romolo Cerri, Gabriele Lepri, Ubaldo Scavizzi e Giancarlo Sollevanti, che, con l'aiuto di alcunii membri del Comitato scientifico, come il prof. Alberto Calderini, il dr. Riccardo Massarelli  e la dr.ssa Maddalena Fagiani, costituirono il motore organizzativo e operativo del terzo convegno, che raccolse a Gubbio e a Perugia una cinquantina di relatori di rilevanza internazionale nel mese di Settembre 2011.

Forse proprio grazie a questo sforzo di rinascita si deve il sostegno che il Comune cominciò a fornire all'IRDAU, un appoggio che si concretizzò specialmente nell'istituzione della "Festa delle Tavole" che dal 2013 in poi si tiene intorno al 12 Luglio di ogni anno, la data legata all'antichissima cerimonia del patto della Decade descritta nella II Tavola. 

Nel 2014 l'IRDAU ha contribuito sostanzialmente all'implementazione del "totem" che illustra i testi, i contenuti e gli approfondimenti sulle Tavole Eugubine nell'ambiente del Museo Comunale di Gubbio, antistante l'esposizione delle Tavole. 

Nel 2015 l'IRDAU, sotto la presidenza di Romolo Cerri, si propone come consulente per la costituzione della "Casa delle Tavole Eugubine e degli Antichi Umbri", un luogo multimediale entro il quale le migliaia di parole scritte nelle Tavole diventeranno voci, suoni, immagini, filmati e quant'altro possa trasmettere al visitatore la conoscenza del mondo riflesso nelle Tavole. Indirettamente, poi, l'IRDAU è presente all'EXPO milanese, in quanto diversi dei materiali presentati dal Comune di Gubbio fanno riferimento esplicito alle Tavole Eugubine, e ai cibi di cui lì si parla, nozioni portate appunto dalla nostra associazione al tavolo del gruppo di lavoro indetto dal Comune.